Log in Register

Login to your account

Username *
Password *
Synthonia • La Musica nel cervello: esecuzione ed emozione

La Musica nel cervello: esecuzione ed emozione

Termini e sigle di cui vorremmo saperne di più
Forum rules In questo forum "TERMINOLOGIA" sarà possibile inserire domande e dare risposte su tutti i termini e sigle che nn conosciamo.
Credo che piano piano arriveremo a poter creare una sorta di enciclopedia per l'utente del nostro forum.

La Musica nel cervello: esecuzione ed emozione

Postby carlo18 » Tue Jan 10, 2012 10:29 pm

E’esperienza di tutti il saper suonare a memoria brani ben noti o magari ,per i più abili, l’improvvisare. Sarà capitato a molti di osservare che, in questi momenti, non si necessita di una particolare “volontarietà dell’azione”: il suonare diviene naturale. Si può addirittura pensare ad altro mentre si suona…eppure stiamo suonando bene, ma …come mai?
In quel momento avviene un grande lavoro cerebrale di “ripescaggio” di informazioni precedentemente acquisite: l’attivazione dei cosiddetti movimenti automatici del cervelletto.
Il cervelletto è parte integrante dell’encefalo ed ha una funzione di ” controllo”, in particolare degli “aspetti temporali” del movimento e della rapida progressione di un movimento in quello successivo; inoltre è sede dell’intensità della contrazione muscolare e, in ogni istante, riceve informazioni dal cervello e dalla periferia.
Esistono diverse “sedi della memoria” nel sistema nervoso con le quali questa struttura collabora.
In un discorso strettamente di esecuzione manuale, “più si sbaglia e più si impara” poichè il cervelletto invia al cervello schemi correttivi inerenti il movimento. Studiando ed eseguendo ripetutamente una partitura non si fa altro che insegnare e depositare nell’”archivio mnesico” una grande quantità di informazioni circa, ad esempio, il suono percepito, la giusta pressione dei tasti per ottenerlo cosi’ come la progressione dei tasti nella frase musicale, la diteggiatura giusta e tutte le molteplici caratteristiche che riguardano un‘esecuzione.
A prova del fatto che l’esecuzione di un pezzo ben conosciuto è in gran parte un lavoro automatico, basta provare a cambiare un singolo elemento nella diteggiatura durante l’esecuzione della stessa: improvvisamente si sbaglia, non si è più in grado di eseguire con spensieratezza e scioltezza il brano al tempo adeguato! Questa è la prova che il suono è stato udito e compreso e che le nostre aree cerebrali si sono parlate per insegnare alle mani la riproduzione esatta di quel che abbiamo sentito. Inoltre, lo si è archiviato pronto all’uso per essere eseguito in una definita modalità.
Allo stesso modo, nel corso di una improvvisazione, un abile pianista altro non fa che richiamare inconsciamente, in un flusso continuo di eventi, figure precedentemente sperimentate…e non solo!!!Nel discorso intrapreso, facilmente e in continuazione, ne crea di nuove sulla base delle precedenti. L’abilità risiede nell’ampio sistema di connessioni nervose precedentemente costruite…e ogni volta che si suona e che ci si esercita se ne creano di nuove.

Altro discorso, e in particolare il motivo per cui è un gran piacere il suonare o l’ascoltare musica, risiede nel fatto che stimolando il cervello con una somma di frequenze particolarmente armoniose , il suono è in grado di attivare i cosiddetti “sistemi di gratificazione”.
Nel cervello, la zona limbica ( costituita da un insieme integrato di strutture nervose tra cui parte del lobo temporale, l’ipotalamo,l’ippocampo e l’ amigdala ) è il centro nervoso responsabile dell’elaborazione dell’emozione.
L’attivazione di queste aree avviene tramite circuiti particolari che correlano con determinati stati d’animo. Il sistema adrenergicico è deputato all’emozione viva, alla nostra “carica”ed all’intenso stato di vigilanza che crea coinvolgimento nell’esecuzione di un pezzo particolarmente esaltante. Il sistema serotoninergico invece è a capo della soddisfazione e dell’appagamento: esperienza comune di tutti gli appassionati.
Un pianista all’apice emotivo del suo concerto e alla conclusione dello stesso avrà certamente una grande attività di questi circuiti.

La musica dunque ha potere sul cervello; è in grado di attivarlo e di plasmarlo. Esistono branche come la musicoterapia che lavorano proprio su questa interazione per promuovere comunicazione e crescita.
D’altro canto il cervello risponde creando nuova musica in un discorso che trova il massimo compimento negli artisti professionisti.
Per questo, la musica, non solo è la più sensuale delle arti come riteneva il filosofo Kierkegaard, ma si pone come uno dei più grandi mezzi di comunicazione non verbale ad oggi esistenti.
Korg Triton extreme 88, Alesis QS6, Korg N1r, Plenum gem organ, Yamaha clavinova clp 820
Cuffie: Akg K121
User avatar
carlo18
Junior Member
 
Posts: 247
Joined: Tue Dec 29, 2009 3:28 pm

Re: La Musica nel cervello: esecuzione ed emozione

Postby carlitos » Tue Jan 10, 2012 10:41 pm

Ottimo post, complimenti!
User avatar
carlitos
 
Posts: 4336
Joined: Mon Aug 11, 2008 4:11 pm
Location: Chieti, CH

Re: La Musica nel cervello: esecuzione ed emozione

Postby cecchino » Tue Jan 10, 2012 10:44 pm

Come direbbe l'imitazione di Mike Bongiorno fatta da Fiorello... Ohilalà!, che bella esposizione! Veramente interessante : Thumbup : !
Kurzweil PC4, Dexibell J7 Combo, Novation Ultranova, Zoom U44+EXH6, MacBook Pro 2012, Mainstage 3, iPad Pro 2020, Camelot Pro
User avatar
cecchino
 
Posts: 1783
Joined: Thu Mar 24, 2011 10:23 pm
Location: Roma

Re: La Musica nel cervello: esecuzione ed emozione

Postby Kenny » Tue Jan 10, 2012 10:51 pm

Ehi, hai fornito una spiegazione dettagliatissima!
Anche se ho cominciato a perdermi a causa della mia profonda ignoranza parlando di sistema nervoso, ho riconosciuto delle cose che ho sempre immaginato, anzi, "intuito".
In sostanza l'improvvisazione vuol dire suonare "a memoria", ricordando parti sonore e incastrandole per bene.

Grazie Carlo, sei grande!
User avatar
Kenny
Platinum Member
 
Posts: 616
Joined: Wed Dec 14, 2011 3:40 pm
Location: Ravenna

Re: La Musica nel cervello: esecuzione ed emozione

Postby carlitos » Wed Jan 11, 2012 12:14 am

Kenny wrote:In sostanza l'improvvisazione vuol dire suonare "a memoria", ricordando parti sonore e incastrandole per bene.


Più o meno... è un misto tra l'utilizzare frasi e combinazioni di note già note (perdona il gioco di parole) e cimentarsi in nuovi fraseggi... E' difficile spiegare cosa sia l'improvvisazione...

Kenny wrote:Grazie Carlo, sei grande!


Prego prego ;) ahahahahahah! XD
User avatar
carlitos
 
Posts: 4336
Joined: Mon Aug 11, 2008 4:11 pm
Location: Chieti, CH

Re: La Musica nel cervello: esecuzione ed emozione

Postby Tyler » Wed Jan 11, 2012 12:53 am

Molto interessante :) Mi piace sempre di più questo forum...
Ho partecipato (come cavia volontaria lol) ad uno studio correlato sulle risposte nelle diverse zone del cervello tra musicisti e non musicisti nella risposta al segno grafico musicale (nota, battuta, frase)...quali zone si attivano, con che tempi, in che ordine...per un musicista leggere parole e leggere musica sono molto più simili di quanto si creda. Per esteso (ma qui sono ipotesi mie, non suffragate da alcun dato sperimentale), si può immaginare come allo stesso modo in cui ci si esercita tanto nell'utilizzare le corde vocali per la fonazione tanto da infine renderla inconscia per buona parte, un processo simile succeda per la "memoria muscolare" che sottende all'esecuzione musicale.
Analogamente, come nel parlare si usano colori, pause, cambi di intonazione in modo da rispondere alle emozioni provate o da comunicare, un processo simile si può (probabilmente) rintracciare anche nell'esecuzione. Ovviamente, c'è una bella differenza dovuta sia al fatto che si parla di muscolature completamente diverse (principalmente involontaria quella della respirazione/fonazione, situazione contraria per quella necessaria a suonare) ed al fatto che l'uso della voce viene imparato nei primi anni di vita e utilizzato costantemente in ogni fase della crescita e dell'interazione sociale.

Ok, fermatemi...seriamente...
Image
User avatar
Tyler
Junior Member
 
Posts: 231
Joined: Fri Dec 03, 2010 11:53 am

Re: La Musica nel cervello: esecuzione ed emozione

Postby carlitos » Wed Jan 11, 2012 1:11 am

Tyler wrote:Molto interessante :) Mi piace sempre di più questo forum...
Ho partecipato (come cavia volontaria lol) ad uno studio correlato sulle risposte nelle diverse zone del cervello tra musicisti e non musicisti nella risposta al segno grafico musicale (nota, battuta, frase)...quali zone si attivano, con che tempi, in che ordine...per un musicista leggere parole e leggere musica sono molto più simili di quanto si creda. Per esteso (ma qui sono ipotesi mie, non suffragate da alcun dato sperimentale), si può immaginare come allo stesso modo in cui ci si esercita tanto nell'utilizzare le corde vocali per la fonazione tanto da infine renderla inconscia per buona parte, un processo simile succeda per la "memoria muscolare" che sottende all'esecuzione musicale.
Analogamente, come nel parlare si usano colori, pause, cambi di intonazione in modo da rispondere alle emozioni provate o da comunicare, un processo simile si può (probabilmente) rintracciare anche nell'esecuzione. Ovviamente, c'è una bella differenza dovuta sia al fatto che si parla di muscolature completamente diverse (principalmente involontaria quella della respirazione/fonazione, situazione contraria per quella necessaria a suonare) ed al fatto che l'uso della voce viene imparato nei primi anni di vita e utilizzato costantemente in ogni fase della crescita e dell'interazione sociale.

Ok, fermatemi...seriamente...


Tieni conto che l'improvvisazione, come la composizione e il suonare più in generale, è guidata sempre dallo stato d'animo dell'esecutore : Wink :
User avatar
carlitos
 
Posts: 4336
Joined: Mon Aug 11, 2008 4:11 pm
Location: Chieti, CH

Re: La Musica nel cervello: esecuzione ed emozione

Postby Tyler » Wed Jan 11, 2012 1:27 am

Assolutamente. E per fortuna aggiungo!
Il punto della follia biologica di prima è che se esistono dei meccanismi neurologici simili tra espressione della parola ed espressione musicale (semplificando, sostituendo lo strumento "corde vocali" con lo strumento musicale scelto), allora è possibile immaginare che i meccanismi che ti portano ad improvvisare un discorso (cosa che normalmente facciamo, e comunque lo facciamo guidati dallo stato d'animo del momento) possano essere simili agli strumenti che ti permettono di improvvisare una frase musicale. Sia a livello "grammaticale" (quali note suonare, quali movimenti fare, dove mettere il pedale etc) che a livello di significato e colore :)
Image
User avatar
Tyler
Junior Member
 
Posts: 231
Joined: Fri Dec 03, 2010 11:53 am

Re: La Musica nel cervello: esecuzione ed emozione

Postby Kenny » Wed Jan 11, 2012 1:41 am

Sì, in effetti pensandoci saltan fuori parecchie somiglianze con il linguaggio vocale. Passa talmente tanto tempo che impari a perfezionarlo (tecnica) in modo da arrivare a parlare molto fluidamente, senza stancarti, senza sbagliare, appassionando la gente che hai davanti... proprio come succede con un musicista vero e proprio. : Wink :

carlitos wrote:
Kenny wrote:Grazie Carlo, sei grande!


Prego prego ;) ahahahahahah! XD


ma...? : Lol :
User avatar
Kenny
Platinum Member
 
Posts: 616
Joined: Wed Dec 14, 2011 3:40 pm
Location: Ravenna

Re: La Musica nel cervello: esecuzione ed emozione

Postby vaivavalo » Wed Jan 11, 2012 2:01 am

carlo...tanto di cappello!
User avatar
vaivavalo
 
Posts: 2002
Joined: Sat Dec 26, 2009 1:16 am
Location: Gallese (VT)

Next

Return to Terminologia / Sigle / Nomi

Who is online

Users browsing this forum: No registered users and 2 guests